Se i parenti riescono ad esternare le proprie emozioni, parte del merito può essere anche delle persone che stanno loro intorno. Basta poco per far accettare meglio il proprio aiuto. Ecco alcuni esempi di situazioni possibili:
COMUNICAZIONE AL BAMBINO
E' poco opportuno tenere all'oscuro o ingannare con bugie il bambino, e non serve riempirlo di regali per compensarlo della perdita subita. Egli si accorge prima o poi che c'è qualcosa di strano e, non conoscendo la verità, può sviluppare traumi difficili da curare visto che le persone intorno non gli sembrano sincere e quindi in grado di aiutarlo.
La franca comunicazione del decesso e la proposta di andare a vedere il defunto sono invece segnali di considerazione per lui.
Il bambino può così condividere sofferenze e segreti con i parenti più grandi, avere da loro risposte anche delicate, ma che permettono di interpretare l'evento morte con meno tensioni e colpe. Non bisogna dimenticare che la presenza di bambini piccoli ha spesso un buon effetto sul morale dei familiari in lutto.
ORGANIZZAZIONE FAMILIARE
Soprattutto nei primi mesi del lutto, può essere d'aiuto mantenere l'organizzazione "d'emergenza" che la famiglia si era dovuta dare. Così, una vicina che venga non "per sentire le ultime notizie", ma per togliere al padre qualche compito familiare (far da mangiare, seguire i bambini) può rivelarsi un notevole aiuto. Anche i parenti coi quali si ha un maggior contatto costituiscono di solito un supporto efficace.
CONDOGLIANZE
Sono preferibili espressioni simpatiche con un contatto fisico (come una stretta di mano), parole che facciano sentire il parente vicino al suo ambiente: "Non so che dirti, ma sappi che ti sono vicino", "capisco quanto sia difficile per te ora...", Sono meno indicate frasi fatte, espressioni fredde e suggerimenti concreti.
I familiari sono di solito contenti di parlare con persone che hanno avuto recenti contatti con il defunto e che possono raccontare episodi felici dell'ultimo periodo della sua vita.
MORTE DA BAMBINI
La perdita di un bambino può essere vissuta da genitori, zii, nonni come una rottura della continuità della loro vita e della loro speranza di vedere realizzati in lui i loro progetti. L'amarezza è in genere grande ed è importante che i parenti più lontani evitino di sovraccaricare di critiche proprio le persone più colpite dalla scomparsa (ad esempio i genitori).
LAVORO
Il parente che lavora ha di solito bisogno di almeno 2-3 giorni di ferie per sbrigare le pratiche più urgenti (funerali, avvisi a conoscenti....) e per iniziare ad affrontare la nuova situazione. L'attenzione di dirigenti, di collaboratori (o familiari se il lavoro è autonomo) può risultare preziosa per evitare affrettati rientri.
OGGETTI PERSONALI
Portare o tenere con se oggetti appartenenti allo scomparso (penna, foulard, pipa, libri, braccialetti....) o che ricordino bei momenti passati insieme (foto, video) è un modo abituale per mantenere un contatto e per meglio tollerare i primi mesi del lutto.